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Arte = Libertà: Laboratori per Piccoli Artisti

Percorso pittorico per bambini

Con l’apertura dell’Archivio di Camera Film abbiamo dato inizio ad una serie di incontri sull’arte rivolti ai più piccoli. Laboratori creativi, dove i bambini possono sperimentare tecniche diverse e sviluppare temi iconografici o generi pittorici differenti.

Il primo ciclo di incontri lo abbiamo chiamato Arte = Libertà, perché pensiamo all’arte come al sistema migliore per abbandonare le rigidità del pensiero, gli schemi e le regole imposte, per esprimersi in totale libertà. Di fatti, il corso – suddiviso in quattro incontri – ha come scopo principale quello di offrire al bambino la possibilità di “sfogare” la propria interiorità attraverso strumenti diversi, senza la necessità di rispettare dei criteri precisi di composizione o concettuali.

Per la realizzazione dei laboratori si è guardato ad un tipo preciso di rappresentazione figurativa. Tutta l’arte contemporanea, con qualche sporadico riferimento a quella preistorica (per caratteristiche che la accomunano a quella moderna), ha costituito il panorama di ispirazione per i laboratori.

Facciamo il punto

Il primo incontro con i Piccoli Artisti è partito dal punto. Il punto come elemento di inizio, germinatore. Dal punto si può partire per tracciare linee di ogni tipo in ogni direzione: linee grosse, linee sottili, linee curve e dritte, linee a tratti, linee leggere e volteggianti. “Dal punto alla linea è un tratto”, perché per comprendere la bellezza dell’arte è forse necessario partire dai suoi elementi essenziali; dal principio stesso del gesto artistico. Non c’è arte senza il gesto (anche il pensiero può essere un gesto) e senza il punto.

Per coinvolgere i bambini nella rappresentazione di semplici punti e linee, dall’apparenza inespressivi, ci siamo serviti di suggestioni narrative. Abbiamo immaginato un punto come uno di noi! Con una vita tutta sua, simile alla nostra! Durante il racconto i bambini potevano realizzare sui fogli i segni che corrispondevano ai comandi o al racconto dati.

Questo è un breve esempio di suggestione narrativa: Una giornata di punto: punto esce di casa è in ritardo, esce velocemente, torna indietro (ha dimenticato le chiavi della macchina), sale in auto, deve andare a lavoro, supera un ponte, gira intorno a delle colline (prima collina, seconda collina, terza collina…). Punto è arrivato in ufficio, prende l’ascensore, cade sul pavimento, si rialza e arriva in ufficio (stanchissimo)… può continuare all’infinito!

Salle Sagome al Ritratto

Negli incontri successivi abbiamo sviluppato i temi della sagoma e del ritratto. La Sagoma come evoluzione di una linea in cammino, che finisce per ricongiungersi a se stessa, al suo punto di principio. Le sagome sono alla base dell’arte di Matisse, a cui ci siamo ispirati nella creazione di collage di gruppo, per scoprire che da forme casuali si possono ricavare delle immagini precise.

Cartoncini bianchi sagomati, pezzi di carte colorate e biglietti multiformi sono serviti a produrre diversi lavori. Tutti volti a riflettere sulle potenzialità espressive di un semplice pezzetto di carta. Mettere insieme delle sagome – apparentemente senza senso – permette ai bambini di esercitare la capacità creativa di leggere la realtà materiale in maniera alternativa; di scoprire la molteplicità degli usi connessi ad un medesimo oggetto (un pezzo di carta può servire a tanti scopi figurativi: significare più cose); collocare in un contesto più ampio un oggetto preciso (contestualizzare una sagoma); cercare una “logica” espressiva nella scelta dei colori e della posizione nello spazio degli oggetti-cartoncini.

Il laboratorio sulle sagome ha introdotto quello successivo sul ritratto. Inizialmente abbiamo trattato il viso come un insieme di forme. Gli occhi, la bocca, il naso, tutto può essere interscambiabile, duplicabile e collocato ovunque! Il volto può assumere sembianze diverse, anche molto lontane da quelle propriamente umane. Dall’uso improprio e “pazzesco” delle parti del volto, siamo passati alla riproduzione dei tratti specifici della nostra personalissima faccia: l’autoritratto. Ci siamo serviti di una fotografia polaroid per cogliere l’attimo e trasformarlo in disegno. Ogni bambino ha espresso la propria visione simbolica del reale. Qui non conta tanto la bravura nel riprodurre ciò che si vede, quanto la capacità di esprimere se stessi attraverso l’immagine. La raffigurazione di se stessi non può prescindere dallo sguardo-specchio: come mi vede l’altro. Come mi vede l’altro se mi vedesse molto da vicino! I bambini hanno usato fogli di carta trasparente per tracciare le linee di contorno del volto di un altro bambino a scelta. Mentre disegno conosco! Il disegno diviene strumento di conoscenza dell’altro, una forma che coinvolge vista e tatto, che ci avvicina, fino quasi a coincidere, al soggetto del nostro interesse.

Pittura Animata

Il percorso Arte = Libertà si è concluso con un laboratorio sperimentale. La pittura animata: usare il principio del cinema di animazione a passo uno per dare vita al gesto pittorico dei Piccoli Artisti.

Grazie alla collaborazione della nostra ormai preziosissima Roberta Carbone abbiamo potuto realizzare questo laboratorio! Abbiamo allestito un set da stop motion (animazione a passo uno) dove i bambini hanno realizzato una vera e propria opera astratta con pennelli, spugne e dita, a simulare una battaglia tra bene e male, colori felici e colori tristi.

Prima di arrivare al set i piccoli partecipanti sono stati introdotti al cinema di animazione, alle varie forme di animazione esistenti e anche al principio basilare del movimento a “passo uno”. Attraverso una divertente attività di gruppo i bambini hanno imparato a scoprire e ad applicare il movimento basilare della stop motion al gesto pittorico. Un vero e proprio allenamento alla parete per imparare a scandire il ritmo del movimento come  su un vero set di animazione!